VillaRomana Il Presente

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Lunedì 20 Ottobre 2011
ADDIO AMBROGIO

Una notizia che non avrei mai voluto dare come tutte le notizie tristi e brutte. Ma Alessandro fa parte di Villa Romana e il giorno che gli è venuto a mancare il suo papà, tutta Villa Romana si è stretta attorno a lui. E' un omaggio a una persona buona, onesta e di poche parole ma di tanti fatti. Una persona che ha saputo infondere in Alessandro i valori giusti. E se oggi lui ed io siamo davvero amici il merito è anche suo che questi ideali glieli ha insegnati. Sandro li ha sempre coltivati. Sandro ha perso un papà, Viareggio e tutti noi una gran bella persona, e il Viareggio Calcio una colonna. Riflettevo lungo la strada che la vita toglie, ma se piangiamo tanto è segno che ha anche dato tanto. Cerchiamo di essere noi stessi, di essere presenti e di renderci conto più spesso di quello che poi ci accorgiamo che ci mancherà tanto. Esattamente come Sandro ha fatto col papà che non mancava un istante dai suoi pensieri. Ci mancherai Ambrogio. Sandro, tutti noi abbracciamo te e mamma e ti prometto che staremo assieme a lungo e lo ricorderemo. Ricorderemo "La Roccia". Tutti quelli che oggi erano ad abbracciarlo ricorderanno "La Roccia". Addio Ambrogio.......

                  

Vi riporto l'omaggio che gli organi di stampa hanno tributato ad Ambrogio Pisani

 

Mercoledì 14 Giugno 2006
La Webcam del Principe di Piemonte

Una webcam è una finestra su un mondo, disponibile a tutti quando sei lontano da "quel" mondo. Il Grand Hotel Principe di Piemonte, uno degli alberghi più belli e famosi di Viareggio, ne ha piazzata una sul proprio tetto orientata verso il mare con vista sulla costa, da Viareggio fino al faro dell'isola del Tino. Si tratta di una webcam piuttosto avanzata, in movimento, con grandangolo e particolarmente chiara e nitida. E' bello guardare attraverso le immagini che fornisce, il cambiare delle stagioni, il cambiare della luce e dei colori con diverse condizioni meteo e climatiche. Con un'osservazione attenta per esempio, in Africa, esistono delle webcam piazzate in certi abbeveratoi di parchi nazionali che consentono la vista di rare specie animali che vanno a dissetarsi. Certo è una cosa rarissima immortalarli, ma pur sempre interessante ed emozionante. In Scozia ne avevano piazzate un pò sul lago di Lochness per cercare il fantomatico Nessie, il mostro del lago. Finchè lo sponsor tirava fuori i soldi trasmettevano, ma poi sono sparite, segno che i finanziamenti sono finiti. Da quelle osservazioni, direi ovviamente, non è uscito nulla di interessante. Io ho monitorato, o meglio il mio computer lo ha fatto la webcam del Principe di Piemonte e ho trovato diverse situazioni interessanti. Il momento del transito del dirigibile in cielo per esempio, la pigra ragnatela di un ospite della scanalatura tettuccio della telecamera, il fuoristrada di Gianluca sulla spiaggia, gli addobbi di Natale, le bancarelle e le giostrine periodiche sulla passeggiata, gli ombrelloni che a maggio spuntano sulla spiaggia prima deserta, la gru dei lavori del Teresita magicamente scomparsa da un giorno all'altro, e la luna che si riflette sul mare, i fuochi d'artificio del Carnevale o il fumo dei petardi di Capodanno!. Ve ne propongo una selezione, una di seguito all'altra che riproducono esattamente le situazioni che vi ho descritto. Queste foto sono cliccabili anche se già piccole "di peso". Più di così non si possono ingrandire e con lo zoom "sgranano". Ma non si può pretendere da una telecamera la luna. Già è ottima la risoluzione! Spesso d'inverno si vedono nitide la Palmaria e il Tino e il Tinetto. Sembra impossibile che la stessa telecamera che magari uno nota distrattamente in un collegamento web frettoloso, possa offrire immagini così diverse e coivolgenti a seconda del periodo e delle condizioni! Vediamo se riuscite a intuire i periodi dell'anno e le cose che vi ho detto prima!



Giovedì 1 Giugno 2006
Costruzione del nuovo Bagno Teresita
Febbraio 2006

Vengo per Carnevale. Freddo, pioggia, brutto brutto.....Mare in tempesta e qualche scatto romantico in passeggiata arrampicato su inusuali montagne di sabbia portata dai camion (dovrei dire "cami") quando hanno scavato l'invaso per la nuova piscina. Documento abbastanza "raro" in quanto ovviamente ora i lavori sono finiti e non c'è più traccia delle montagne di sabbia sul mare...già pieno di ombrelloni. Ciao Paola, ciao Bulk!

Mercoledì 31 Maggio 2006
Prima neve invernale il weekend dell'Immacolata. 8 dicembre 2005

Un mese dopo l'alluvioncina torno a Viareggio. Tempo bello, un pò freddo, spettatori tanti terreno in buone condizioni (!!!) E prima neve! Le foto sono affiancabili. Scattate ruotando l'angolo.

Martedì 30 Maggio 2006
Un pò di pioggia a fine Ottobre 2005
Era ottobre, fine ottobre. Ero venuto per Lucca Comics. Ma venne giù tanta di quell'acqua, ma tanta che non ne avevo mai vista così! Ho scattato delle foto e vi mostro il "fiume Aurelia". Visto che la statale si era trasformata in un percorso "fluviale". Impressionante. Anche il giardino sembrava un campo di gara di lotta nel fango.

Lunedì 29 Maggio 2006
Diario di bordo

Senti l'estate che torna....Che dire di questo inverno? Di eclatante nulla. Il ciclo delle stagioni si è svolto tranquillo e adesso che si ricomincia a sentire caldo siamo pronti per una nuova meravigliosa estate. Sto per rimontare la piscinetta e ricreare l'angolo della "Spiaggia dei Lecci" come pomposamente nominato da qualche buontempone. E le mie visite a Villa Romana si fanno più frequenti. Lo scorso anno piantammo lungo la rete di destra una cinquantina di piante di alloro. Hanno preso tute e stanno crescendo. Hanno fatto una marea di nuovi getti e sta prendendo corpo una bella siepe che oscurerà finalmente le brutture delle fabbriche accanto, nate dal giorno alla notte in un impeto di follia di qualcuno che le ha autorizzate. Durante l'inverno ci siamo presi un bello spavento riguardo a voci di presunti espropri sempre nella parte destra. La vecchia proprietà ha venduto e alcune delle vecchie fabbriche sono state abbattute per dar luogo e posto a nuovi e moderni appartamenti. Ci siamo terrorizzati alla notizia che ci avrebbero tolto una striscia di terreno; a noi e a Marino, il vicino. Allora un lungo filo diretto telefonico, la stesura di memoriali, la ricerca di documentazioni di archivio, la scoperta che Villa Romana nelle mappe del Comune è per fortuna patrimonio culturale e quindi inviolabile, ci hanno tranquillizzato. Come del resto hanno fatto di persona gli architetti comunali. Dicevo che la proprietà accanto ha venduto e che stanno costruendo. Verrà una spianata di asfalto accanto, una piccola strada e palazzine di due piani. Io nutro ancora delle preoccupazioni riguardo a due punti. Il primo sono le quote di terreno che dall'altra parte sono più elevate delle nostre. Sto parlando di altezza geografica, non di valore. In caso di pioggia è evidente che stando la presenza di asfalto dall'altra parte in pendenza verso di noi, ogni cosa e ogni residuo o terriccio o materiale solido, verrà inevitabilmente trascinato dentro Villa Romana. E allora siamo in parola con gli architetti per costruire un muretto sotto la rete e impedire questo continuo flusso. Inoltre ora ho visto che ci sono enormi pompe che stanno prosciugando le falde sotto i futuri scantinati di queste case per consentirne appunto l'edificazione. Non vorrei che il prosciugamento delle falde influisse anche sulle NOSTRE falde, ovviamente comunicanti e ovviamente un tutt'uno con quelle. Gli architetti mi hanno assicurato che le stanno solo "spostando". Spero abbiano ragione e per il momento non ho motivo di dubitare delle loro parole. Il giardino ha bisogno di acqua, ha sempre bisogno di acqua! E davvero è impenabile che si possa ricorrere alla potabile. Staremo a vedere. Certo, sono problemi in più! Aggiungo qualche foto per farvi vedere com'era.
Si vede benissimo la situazione com'era. Le vecchie fabbriche ora sono state buttate giù. Rimangono poche strutture in piedi. e foto sono vecchie. Ora già spuntano pompe di prosciugamento falde e  fondamenta.

Queste immagini sono a complemento. Sembra la "cortina di ferro!"



Domenica 28 Maggio 2006
On the road

Ora il sito comincia a prendere fisionomia. Mentre voi continuate on line a vedere la vecchia versione, io mi sistemo la nuova. Ha tre sezioni per gli articoli "notizia", una per il passato, una per il presente e una per il futuro, dove vengono indirizzati volta per volta tutti gli articoli nuovi. Molto più semplice di prima! Inoltre c'è una pagina per le novità dove appare solo l'ultima modifica fatta e un richiamo alla Cronologia completa dove si possono trovare tutti gli articoli apparsi in ordine di tempo. Ci sono poi le consuete sezioni descrittive dedicate ai racconti, agli amici, alle fotografie, all'umorismo e ai banner dei siti di amici che hanno voluto scambiare una testimonianza con noi. Il tutto gestito da semplicissimi bottoni colorati. Meglio, no?

Giovedì 18 Maggio 2006
E così tra un lavoretto da una parte e un ritaglio di tempo dall'altra, il restyling del sito è quasi terminato. Ho inserito tutti gli articoli, tutte le foto. Nel "trasloco", mi auguro che non sia andato perduto nulla. Nel caso, segnalatemelo. Conto per fine mese di buttarlo on line, dopo avere rivisto tutti i link e dopo aver controllato ogni cosa. Sono anche in programma un paio di aggiornamenti. Uno al diario di bordo e uno su Lucca Comics. Non sono andato troppo oltre le previsioni col restyling. E' stata una cosa lunga, lo ammetto. E ancora di più ho bisogno dei vostri commenti, visto il lavoro fatto.

Sabato13 Agosto 2005
Ricordi d'estate. Il primo pareggio nella storia della Partita del cuore è datato 2005!.

Faceva caldo, ma non come due anni fa; le maglie erano più o meno la solita cotica addosso, che in pratica funzionava meglio di una cura dimagrante a base di farmaci potenti. Gli sponsor erano in crescita e oramai sulla maglia non c'è più spazio nemmeno per la marca. La serata era stellata, tempo buono, ventitre spettatori. Assenti parecchi, compreso il buon Alessandro che aveva preferito altri lidi e altre compagnie. Si rivedeva sui campi da gioco Lualdo dopo qualche mese di black out. E tornavano proprio all'ultimo secondo e per l'occasione, mia sorella con mio cognato Stefano dopo un viaggio a Roma niente male in quanto a spaventi che ci avevano fatto prendere. Ma questa è un'altra storia (finita bene, per fortuna).
Insomma sembrava tutto a posto. Quando feci fare le coppe, più o meno un campanellino trillava nell'orecchio e le ho fatte praticamente uguali. In più c'era la solita serie di medaglie per i vincitori. Debutto in casa Villa Romana di Piero Coli, pedatore corrusco di mille battaglie. Elemento di classe e vecchio amico. Innamorato da sempre del pallone tanto da usarne in una partita uno solo per se. Per il resto volti noti e soliti amici, anche dall'altra parte dove il buon Gianni ancora non aveva trovato il modo di farsi male come suo solito e Raffugo stanziava per l'occasione a Viareggio.
Solita squadra avversaria giovane e sponsor del Bagno Guido che aveva rinnovato il contratto. Una mail piuttosto pepata nei giorni successivi ci spiegava che appunto il nome degli sponsor non erano quelli della Fiat e della Microsoft, ma bensì quello del bagno Guido. Rinfrancati da questa precisazione, proseguiamo nel racconto.
Villa Romana va subito sotto 0-3, con un sorridente Max in panchina che non ha minimamente voluto neppure iniziare una trattativa sindacale per il suo rientro. Verrà messo al minimo di stipendio e non verrà convocato per i prossimi impegni. La linea Cassano prevale nell'antica società dei lecci di via della Vetraia. Ad ogni gol del bagno Guido, Max cresceva di venti centimetri. Oramai era diventato un gigante e la testa spaziava sopra il campo ridendo scompostamente. Anche il pubblico cominciava a temere che sarebbe stato un guaio. Una goleada. Se ci fosse stata la goleada, il pericolo più grande dopo sarebbe stata l'invasione di campo e la fasolada conseguente. Si doveva fare qualcosa. Il Bagno Guido rallenta pensando di avere la situazione sotto controllo e allora scatta il vecchio cuore dei giallorossi (per l'occasione). Segno proprio io due volte e segna anche Lualdo. Tre gol da una tonnellata, letteralmente, vista la stazza. Pareggio. Ma io avevo fame, parecchia fame e me ne mangio altri due. Certo avremmo chiuso i giochi. Da sottolineare la composta prova del difensore Alessandro P. un "cagnaccio" con sponsor personale Bardahl (che poi abbiamo trasferito su tutte le maglie) e la prestazione in porta del portiere Gianluca P. che ha parato anche le mosche. Gli avversari erano senza portiere, ma in questi casi succede sempre che chi staziona in porta "a turni" non si sa per quale legge oscura del calcetto, compie miracoli. Tradizione rispettata. La statura di Max era tornata normale e sotto sotto temeva il nostro vantaggio. Per non potere poi sbeffeggiarci a dovere. Nell'intervallo abbiamo prenotato un tavolo da Ferro. Dovevamo assolutamente reintegrare le calorie perse in partita. Nessuno di noi ci tiene a diventare anoressico. Sarebbe molto pericoloso infatti. Finito il riposo la partita riprende stancamente. I "villini" si mangiano altri gol, gli avversari contengono e anche se molto più giovani, non fanno più la differenza. Scade il tempo regolamentare e io vengo chiamato da Ferro al telefono che comunica che la pasta è in tavola. 3-3. Qualcuno rimane in campo per il recupero mentre in pratica noi siamo sotto la doccia. Avviene una sorta di passaggi e tiri in porta amichevoli. Qualche gol, non so per chi e per come, dato che i passaggi e tiri in porta si giocano a una porta sola e il nostro portiere era andato in deltaplano sul Corchia dopo la doccia. Viene fatta la premiazione e archiviato questo PAREGGIO negli annali della Partita del Cuore. Bruno Pizzul telefona dicendo che è finita 6-3 ma si sa, bisogna togliergli il Chianti a Pizzul. Chissà che partita ha visto. Le medaglie le diamo ai ragazzi del Bagno Guido che le vincono al sorteggio. In fondo un vincitore sia pure fittizio ci dovrà pur essere! Ovviamente doccia torrenziale e tagliata con funghi e pepe verde. A tavola Villa Romana ribadisce la sua superiorità assoluta e legittima il risultato con delle prestazioni fameliche. E già si parla della prossima edizione! Aggiungo qualche foto per testimoniare l'evento e per far vedere le bellissime maglie che avevano oltre tutto un meraviglioso effetto dimagrante con le striscie orizzontali assolute protagoniste!



DIARIO DI BORDO
Agosto-Settembre 2005

Domenica 25 Settembre. Come al solito meteorologicamente parlando, la migliore giornata dell'anno. Ovvio, si parte per Roma. Ovviamente coi ray ban. Ovviamente col cuore a pezzi. Ma non mi frega più. Tra un mese sono qua. Certo il dispiacere di un estate che finisce, il dispiacere di trovarsi tutti con un anno di più addosso. E io bisogna che lo dica anche a costo di essere preso in giro: il dispiacere di sapere che il mio cane il prossimo anno avrà 14 anni. E sarà comunque una delle ultime estati gioiose piene di gatti e di corse dietro una pallina gialla. Povero Bulk, già quest'anno ha perso un pochino di udito......MA NON LA VOCE!!!!  Tutto il giorno dai gatti a vederli a studiarli a provocarli. Salivano sugli alberi e lui tutto trafelato li rincorreva, iniziava la scalata e...SBAM! per terra  col gatto oramai dall'altra parte della rete. Sapete a dire queste cose di un cane c'è veramente rischio di farsi deridere a vita. Io le sento e le dico.
Veniamo ai lavori fatti quest'anno e a scrivere due parole su che tipo di estate sia stata questa. Intanto grossa attività: è stato piantato un filare di piante di alloro a protezione della rete di recinzione con il terreno adiacente. 44 piantine di un metro e mezzo che presto faranno una siepe bellissima. E' stata ridipinta la facciata sull'Aurelia e rifatto interamente il tettino. Durante lo scorso inverno è stato definitivamente messo a posto il sistema fognario a perdita delle acque chiare dall'ottimo Marino. E sempre Marino ha fatto una piazzola di cemento per la vasca. Nonchè i tettucci del capannone attrezzi, ormai arrugginiti e a pezzi. E' stato anche ridipinto il cancello verde su via della Vetraia Vecchia, e indovinate da chi? Da mia sorella! Davvero una sorpresa! Progetti? Le grate e il cancello sull'Aurelia hanno bisogno di aiuto! La grondaia attorno alla casa è in plastica e si è deformata: va sostituita con una più larga in rame. Il bagnetto è a pezzi e c'è una mezza idea di ristrutturare il bagno principale. Vedremo.
L'estate è stata...non molto tranquilla, diciamo fibrillante. All'inizio uno spavento prontamente rientrato che ha visto protagonista mia sorella, poi la partita del cuore persa (tra poco ve la racconto meglio: alcuni dicono pareggiata), poi una bellissima grigliata con gli amici e Max che finalmente comincia a cedere (prima o poi rigiocherà....), poi tutti i lavori, le visite al laghetto di Mauro e le tonnellate di more, la preparazione della marmellata, la cena di ferragosto, gli ospiti, Lualdo, Palmeo o Palmiro come affettuosamente è stato chiamato Damiano, qualche gita con Paola (una bellissima a Framura), l'inizio del solito lavoro al computer, il progressivo assottigliarsi dei villeggianti, la lotta terribile con Fastweb e Telecom per avere un ADSL che ancora non ho avuto e mi hanno staccato pure il telefono.....qualche combattimento con decespugliatore e rasaerba. Divertenti cene con Sandro. Mia moglie pendolare in treno e via a Roma. E tra un mese...LUCCA COMICS!



Venerdì 23 Settembre 2005
Terminati i lavori di ristrutturazione della facciata in muratura fronte Aurelia.

Dieci giorni di lavori intensi e la nostra facciata torna ad essere come era. I colori finalmente sono tornati quelli di una volta dopo un interregno marroncino che poco si conciliava con quello che era l'aspetto di sempre. La ditta Mario Lungo ha lavorato sodo e bene, rifacendo completamente il tettino sull'ingresso con eccellenti travi in castagno e nuovissima copertura in cotto. L'aspetto è assolutamente identico. Vi posto delle foto da ingrandire cliccandoci sopra e relative all'avanzamento dei lavori. Il giorno che hanno smontato il tettino mi sono sentito morire, con la paura di non vederlo più uguale a prima. Una curiosità. Il giorno dopo la consegna dei lavori avevano già urtato la colonna su via Vetraia Vecchia portandone via un pezzo di nuovo. Ma quello che è strano è che rovineranno pure le macchine comportandosi in questo modo.....Io non so come diavolo facciano. Ho preso gesso, pennello e vernice avanzata e ho ricostruito il danno. Prevedo un inverno col pennello a causa dei graffitari che in precedenza avevano già colpito con disegni discutibili. Speriamo di no! E comunque a vederla fatta ho provato una grande gioia. Ricordo l'ultima volta che fu dipinta: fu una trentina di anni fa. Il traffico dell'Aurelia, il tempo e i danni l'avevano ridotta in condizioni pietose e il lavoro non è stato una semplice verniciatura, ma una completa ristrutturazione. Anche l'incidente di aprile aveva dato un bel colpo alla struttura, e ora speriamo nell'assicurazione che ha voluto una documentazione dettagliatissima. Finalmente anche questa è fatta.
Ora dovremmo provvedere il prossimo anno alla sistemazione delle grate, ormai logore e arrugginite, dipingendole del solito e consueto Verde Viareggio. Assieme al cancello che si è abbassato molto nel corso degli anni e avrebbe bisogno di un aiuto concreto! Un grazie A Mario, a Giuseppe e ai loro aiutanti!

In questa foto si vede l'arrivo della ditta e il tettino che.......non c'è più. E' molto brutto senza!
Primi lavori all'intonaco portato a nudo e inizio di ricostruzione del pilastro pericolante.
Il tettino è stato finalmente ricostruito e parte dell'intonaco ricostituito.
I potenti mezzi della ditta Lungo (anche se quello non è il suo!!!!) e il muretto comincia a rinascere. Un po' di tinta fa capolino.
I primi accenni di colore e i travetti del tettino dipinti in un bel testa di moro.
Ed eccola la facciata finita! Che dire? A me piace moltissimo. E anche a moltissima gente, passanti compresi che guardavono curiosi. Qualcuno ha fatto i complimenti! Voci fuori dal coro? Ovviamente mia sorella e la nostra cara amica Elena hanno gradito poco il colore, ma loro lo fanno per partito preso, sono lo spirito della contraddizione in persona. E soprattutto non sanno che la casa da sempre ha avuto questi colori! Probabilmente il vederla perfetta dopo tanti anni di grigiume ha agito come uno shock. E ora siamo pronti per altri traguardi! Certo, con quel "colorino" Elena, proprio con quel "colorino"!

Venerdì 20 Maggio 2005
Abbiamo avuto un danno alla nostra casa

Purtroppo gestire una casa così "complessa" da 400 chilometri è molto difficile. E la pronta riprova di tutto questo si è avuta un paio di mesetti fa quando ci siamo ritrovati una colonna, la ringhiera e gran parte del muretto della facciata sull'Aurelia, danneggiati e rovinati. Come al solito non si sa chi sia stato. A dir la verità sono stati chiamati i Vigili e della gente del posto ha visto un camion fare delle complesse manovre e "appoggiarsi" alla colonna. Nessuno comunque si è voluto prendere la responsabilità di farsi avanti e dichiarare di aver assistito al "fattaccio". Siamo in attesa del verbale dei vigili e dei riscontri da loro rilevati. Vi allego delle foto dove sono ben visibile sia le crepe sia la colonna che è stata sezionata e si è in pratica riappoggiata su se stessa. Molto pericolosa. Certo, rimane difficile pensare che il camion c'entri poco. Prima il danno non c'era e alla sua comparsa con tanto di capannello di gente attorno, l'unico camion nel raggio di chilometri era quello. Ma l'autista nega.........mah!? Eccovi le foto!
    Si vede bene la ringhiera uscita dalla sede e la crepa sul muro e tutta attorno alla colonna.
 



DIARIO DI BORDO - Agosto-Settembre 2004
Archivio un'estate particolare. Un incidente alla spalla mi ha impedito molto del lavoro che sono solito fare in giardino. Siamo rimasti dopo la mia inattività con una siepe di alloro da tirare su sulla sinistra, un lavoro di grondaie e di tegole e la ristrutturazione del tettuccio a castelletto e del muro di entrata sull'Aurelia. Nonchè alla progettazione di un impianto di irrigazione parzialmente sottotraccia e al rifacimento di due fogne di acque chiare per cucina e lavandini del bagno.
Manca anche una piazzola in cemento con scarico a perdere per la vasca 4x2, troppo presuntuosamente chiamata piscina!
Vediamo cosa si potrà portare a compimento durante il 2005. Vi informero'.

24-25 Luglio 2004.   
Un pezzo di Viareggio a Roma.

C'è un argomento che non avevo trattato in questo sito-blog. Forse perchè è stato vissuto qua a Roma, forse perchè mi scoccia invecchiare, o forse perchè pensavo non interessasse. Invece mi hanno chiesto certe cose e soprattutto che fine avessero fatto certe fotografie. E allora bisogna proprio parlarne!
Qui a Roma io ho una cantina dal 1970 dove abbiamo sempre fatto feste e ballato. E' attrezzata a discoteca. E utlimamente per un motivo o per un altro era stata abbandonata. L'idea di toglierla dalla penosa situazione di deposito sfasciacarrozze in cui versava, è venuta proprio dai miei amici di Viareggio. Che mi dissero che i miei cinquant'anni sarebbero stati l'occasione giusta per ripristinarla e farla tornare a vivere. Ecco allora che muratori, robivecchi, e varia umanità si sono presentati lungo l'arco di tre mesi. E anche io mi sono dato da fare. Quando eravamo ragazzi questo tipo di lavori li facevamo noi, ma stavolta la cosa era troppo grossa. Si trattava di svuotare un deposito di materiali accumulatisi in quindici anni, di rifare mura e pavimento, togliere quantitativi enormi di legno marcito a causa di un alluvione che l'aveva riempita d'acqua e ricostruire il tutto. Insomma, per farvela breve, tra una cosa e l'altra, passano cinque mesi, pero' a luglio siamo pronti. I patti erano chiari. Tu la metti a posto e noi veniamo. Qualcuno è stato di parola, altri meno, altri sono stati male proprio in quel periodo, ma una nutrita rappresentanza di Viareggini che frequentano abitualmente Villa Romana si è presentata. E si è presentata con un regalo magnifico di compleanno!  Avevo pensato a tutto, anche al biglietto di invito e al nuovo impianto provvisorio. Ho fatto delle foto che allego con qualche spiegazione. La cantina consta di tre locali in successione di cui uno a mansarda e la stanza centrale adibita a sala da ballo. Da un vetro io vedo quello che succede la' dentro e mi regolo con luci e suoni. Nella prima stanza, adibita a salottino, invece, ci sono vari quadretti con tutte le feste fatte nel periodo tardi anni 80. E con tutti i bilgietti d'invito che ho provveduto a conservare e a incorniciare. In uno dei due quadretti ce n'è uno particolare. Quello nuovo. Quello della festa con gli amici di Viareggio. Come si chiama? E' d'oro e la festa si chiama "L". Perchè mai "L"? Perchè siamo a Roma e il numero romano L significa "cinquanta". E' stata una serata divertente e anche il caldo in cantina si sentiva meno. Guardatevi queste foto e ditemi cosa ne pensate.

E' proprio vero.....ma quella è proprio Lei ?(maiuscolo di deferenza ovviamente) E che ci fa la prof. Elena in cantina? Prof, sono un suo allievo, ma possibile che quella sera non aveva tosse o mal di testa o non stesse smanettando su un cellulare?

Ecco, questi sono i quadri con i biglietti d'invito. C'è anche l'ultimo!

Siamo nella prima stanza e stiamo per entrare nella seconda. E in fondo si vede il vetro sulla parete che separa la seconda dalla terza.

Impianto musicale provvisorio e deficitario. Addirittura me l'hanno prestato! Vi farò vedere quello definitivo, ci sto lavorando.

Questo è proprio l'angoletto DJ. Prima era meglio, c'era il bancone e tanta altra roba, ma è marcito tutto.....c'e' anche il ventilatore, faceva un po' caldo.

Non poteva mancare Bulk alla mia festa. Alla fine aveva un sonno che se lo portava via.....

DIARIO DI BORDO - 21 Settembre 2004
Intanto vi dico che il destino, carogna come solo lui sa essere, ha riservato per Viareggio la piu' bella giornata dell'estate, esattamente domenica 19 settembre. Ovviamente stavo partendo per Roma. C'era una cornice maestosa delle Apuane, un cielo terso e limpido, non faceva caldo e la luce era quella gialla, luminosa e diretta di Settembre che conosco benissimo per il passato. Quell'arietta frizzante che cambia il giro delle correnti in mare e fa diventare l'acqua trasparente a tal punto che se ti cade un centesimo dalle mani lo ritrovi.....Ovviamente mai una volta che piova e ti faccia pesare meno la partenza, mai! Viareggio mia sei sadica!
Ero rimasto solo, mia moglie e la Zia Luigia erano già partite presto, e io giravo solo per casa e per il giardino, tagliando con un coltello l'atmosfera piena dei fantasmi dell'estate appena finita. Nutrendomene quasi per farmi del male. E pensando che era impossibile che quella casa piena di voci e di vita fosse ora buia e chiusa con un tempo e una stagione cosi', camminavo col cane accanto che correva, scavava e non sapeva che mancava poco. Fino a una sera prima c'erano le luci e la vita e ora dormirà per un po'. Fino al 29 di Ottobre, ma anche se è vicino, sarà comunque un'altra cosa rispetto ad ora. Sono qui, ora, a Roma, davanti alla tastiera e lontano 356 chilometri, dentro casa laggiù è tutto chiuso e sprangato con le luci spente, la televisione e il baracchino muti , e la tastiera del PC che tace...e pensare che la grande cena di Ferragosto è stata solo un mese fa o poco piu'. Eravamo piu' di trenta! E ora? Niente.....
Dormi Viareggio. Dormi.
Vado a dare un bacio a mia moglie, le rimbocco le coperte, una carezza a Bulk, sollevo il lenzuolo e mi addormento anche io. Forse nemmeno leggo. Sono triste
.

22 Settembre 2004.  
L'ACUTO DI MARIO. 2. puntata.

Riprendiamo la nostra indagine storica sul Varignano-Forcone;  se andiamo ad analizzare le carte topografiche di Viareggio, vediamo che la parte periferica della città si sviluppa solo dopo il II SECONDO DOPOGUERRA.
Nel 1861 viene inaugurato il tratto di ferrovia fra Viareggio e Pisa e nel 1890 viene inaugurata la ferrovia VIAREGGIO-LUCCA.
Cito queste due date perchè i due tratti di ferrovia segneranno la città; da un lato il "centro" della città, dall'altro i quartieri periferici, la Migliarina, il Terminetto, il Varignano-Forcone, la zona di Bicchio.
La ferrovia sarà per anni una frattura e lo è tuttora; chi va in centro dice: vado a VIAREGGIO.
Comunque del Varignano vediamo le prime strade in una mappa del 1924, l'attuale Aurelia si chiama via Pisana e sono segnate la via Minghetti (VICINO C'è IL CICLISTA) e la via dei Peecchi. L'istituto de Sortis viene costruito nel 1931.
Sono indicate poi alcune fabbriche di stoviglie.
Nel 1906 si lavora al'installazione dello stabilimento "Oleificio Lucchese al Solfuro", l'attuale SALOV.
SU questa area sorgeva il primo castello di Viareggio, costruito nel 1169 dai Lucchesi, il "castrum" di Via Regia, da cui Viareggio. Pensate, il mare arrivava lì!
Sempre nel 1906 il comune autorizza la società "Vetraria Genovese" ad aprire uno stabilimento al Varignano.
Nel 1924 la società marmifera " NORD CARRARA", apre un importante stabilimento sulla via Aurelia, vicino al bar Lupo di Mare.
Sostanzialmente il Varignano rimane una zona prettamente agricola con alcune importanti attività e lo sviluppo urbanistico si limita alla via Aurelia , fino alla Chiesa del de Sortis.
La campagna era caratterizzata da fattorie, ne è rimasta traccia al Fienile.
C'era la casa del contadino e il fienile annesso.
Ogni fattoria avaeva un colore particolare per distinguire la proprietà.
Il Fienile aveva la facciata dipinta di rosso mattone a strisce bianche.
Provate per una attimo a chiudere gli occhi e tornate indietro nel tempo, pensate a come doveva essere il Varignano negli anni del primo Novecento, qualche costruzione sull'Aurelia "via Pisana" e poi tutti campi con le case dei contadini, il territorio regolarmente diviso fra campi e vigneti e regimentato da tutta una serie di fossi che confluivano nel canale Burlamacca. I miei genitori mi dicevano che l'acqua era limpida ed erano pieni di pesci. Accanto alla villa Romana
passa la Fontanella, oggi è stata coperta ma allora vi scorreva acqua limpida...(Mario, accanto, e sul lato sinistro di Villa Romana guardando la facciata c'era l'altro limpidissimo fosso Lamalonga, poi inquinato e coperto dal comune; anch'esso sfociava nel canale Burlamacca e i miei genitori mi raccontarono che ne bevevano le acque purissime e pescose; ndAle).
E poi c'era il padule con tutto il mondo della caccia e della pesca, un mondo che non esiste più.
Beh, ora basta, mi fermo qui, bisognerebbe ora fare un altro tipo di  ricerca:
1- Quando è stata costruita la Villa Romana?
2- chi erano i primi propietari?
3- Non ti sembra curioso che un bell'edificio così sia stato costruito al "Varignano"; in fondo si stacca da tutto il resto del quartiere!
Vedremo e faremo il possibile (ndAle)
Mario D.


21 Settembre 2004.  
L'ACUTO DI MARIO. 1. puntata.

Mi piace l'idea di contribuire a scrivere la storia della Villa Romana, è un po' come scrivere di me, in fondo nella Villa Romana ho vissuto una parte importante della mia vita e sono tanti e belli i ricordi.
Intanto cominciano dai nomi, forse dico cose che conoscete già, ma conoscere il nome delle cose è riscoprire la propria identità.
VIAREGGIO: deriva da Via Regia, la prima strada di comunicazione che univa il forte di "Via Regia" e LUCCA, l'attuale via di MONTRAMITO.
Per quanto ne so, si chiamava Via Regia perchè c'era una franchigia dell'imperatore Federico Barbarossa che esentava dal pagare i dazi su questa strada.
VARIGNANO: SONO I MOLETTI CHE SI TROVANO SUL BURLAMACCA NELLA ZONA DELLA SALOV, i reanaioli vi caricavano la sabbia sulle chiatte.
Esistono in Italia altre località con il nome Varignano; a LA SPEZIA si trova il forte del Varignano dove fu imprigionato GARIBALDI, esiste poi Varignano D'Arco in provincia di Trento.
Se poi si fanno ricerche più approfondite su internet si ottengono i seguenti risultati: FORCONE: è il bivio di Via Paladini, dove si trova la Chiesa, il Centro Vasco Zappelli, da una parte si va al Quartiere Bonifica, dallìaltra al Quartiere Apuania e al Palestra.
Il toponimo Forcone si trova in un documento della Repubblica di Lucca del 1464.
Pensate quanto è antico il Varignano Forcone!

Mario D.

19 Settembre 2004.  
Mauro e la sua Oasi.

Siamo in padule. Cos'è il padule? E' una sconfinata rete di canali e di paludi che unisce a partire dalla Burlamacca, Viareggio col Lago di Massaciuccoli. Per andare in padule si passa dalla Aurelia Sud, si prende la via del Forcone, poi al bivio, la via Paladini e si prosegue sotto i ponti della Variante Aurelia e dell'Autostrada dei Fiori. Si sale un ponticello sul fosso "Le quindici", e già ci si trova in padule. Oltre il ponticello c'è la vecchia Osteria della Morina, e la strada diventa sterrata. Si gira a sinistra, si oltrepassa la Torbiera e si prosegue dritti. Dopo un po', sulla sinistra appare questo spettacolo.
Un laghetto meraviglioso con la cornice delle Apuane in mezzo a un mondo selvaggio e senza automobili o fabbriche o asfalto.
E Mauro è lì a raccontare delle sue esperienze con i pesci, il ripopolamento, l'amore per l'ambiente e delle sue avventure con i pescatori della....domenica!
Nel suo lago ci sono pesci di ogni tipo e misura, introdotti da lui fin da quando erano avannotti. Si racconta di catture leggendarie, di carpe, muggini e orate anche superiori ai tre chili.
Davvero bello. Mauro non si dimentica e non si è dimenticato della natura. Siamo diventati amici in poco tempo e lo sapete cosa ci ha "avvicinato"? La raccolta delle more. Lui conosce tutti i posti. La "piantagione", la "riserva", la casa "diroccata", la radura, lungo l'argine e in fondo al lago. La casa diroccata si trova nei pressi. Pare che sia abbandonata dagli stessi proprietari che non hanno intenzione di restaurarla. Si vocifera che i proprietari siano industriali (molto noti a Lucca) dell'olio d'oliva. E' abbandonata, si vede all'interno traccia di civiltà con quadri e maioliche, ma i rovi stanno prendendo il sopravvento e stanno invadendo tutto. I vecchi muri si crepano, arrivano i gechi e la natura sta inghiottendo la casa. I rovi hanno prodotto una tale quantità di more che è uno spettacolo vederle e coglierle.
Ho fatto dieci chili di marmellata di more di rovo di padule sotto la guida di Mauro e della sua esperienza.
Gli anni scorsi andavo a cercarle un po' ovunque, direi con buoni risultati, ma questa qualità è veramente superiore!
Vedete sul cucinotto un esempio di bollitura! E insomma tra un racconto e l'altro se ne andavano i pomeriggi. Mauro mi raccontava della sua famiglia e della sua salute, messa a dura prova negli anni passati. Ho trovato un uomo determinato che ama quello che fa e che si ricordava del suo passato a Viareggio cosi' bene da dirmi lui delle cose su casa mia!
Spero che un posto del genere non sia toccato mai da nessuno e da nessuna speculazione e penso che se mio padre fosse ancora vivo, avrebbe passato molti pomeriggi da Mauro e sul suo laghetto. A mio padre piaceva pescare senza prendere nulla. Lui diceva che amava respirare aria buona e che se qualche pesce abboccava, si trattava di un suicida impazzivo. Per quello lo ributtava immediatamente in acqua. Ci stava le giornate intere a guardare quel galleggiante! Sì, sono davvero sicuro che sarebbero diventati amici con Mauro. Avevano molte passioni in comune. Compresa l'avversione verso chi non rispetta la natura.
In questa foto vedete Mauro col suo cane Sabu, un brigante meraviglioso. L'ha preso al canile assieme a Beta, salvati da una fine ben diversa. Sabu aveva un altro nome, ma gliel'ha cambiato per ricordarsi dei 40 ladroni e di Alì. Sabu infatti se può "ruba" qualsiasi cosa alla sua portata, per affetto e per giocare, essendo ancora cucciolone. Beta invece ancora scappa e non si avvicina. Ha subito un trauma e tante cattiverie. I cani hanno imparato a riconoscermi e gli ultimi tempi quando arrivavo, uggiolavano, nemmeno fossi uno di casa! La conoscenza di Mauro che gli scorsi anni salutavo e che quest'anno è diventato mio amico mi ha intristito particolarmente al momento della partenza. Per la bella stagione che finiva e per un altro anno passato. Mauro ha fichi, prugne, uva, una baracca accogliente,  un cucinotto e una riserva di aria buona e di odori di campagna che ti entra nel sangue. Al punto che guardare un automobile dopo essere stati un po' da lui, fa strano. Passare qualche ora la' ti fa sentire in pace. Certo, la sera c'è qualche zanzara, ma in fondo siamo nel loro ambiente! Comunque basta poco per le tenerle lontane! Mauro, una bella sorpresa! Speriamo tu non ti dimentichi del romano!



LA MITICA CACCIA AL TESORO FORSE RISORGERA'
Sto parlando da tempo con Alessandro P. di questo mio desiderio. Ho scoperto che è anche il SUO desiderio. Le mitiche Cacce al Tesoro, prima del Principe di Piemonte, poi di Radio Babilonia, poi di Radio Sole e poi del Ferrari Club bar Il Cavallino, potrebbero rinascere. Quiz, giochi, enigmi, travestimenti, e tanta logica, per una gara che di fortunato non aveva nulla. Contavano solo i cervelli.
Forza Ale che ci riusciamo, dai, facciamo rinascere il nostro sogno. Ovviamente vi daremo notizie in questa pagina e in questo articolo dei nostri progressi.

Venerdì 13 Agosto 2004.
QUARTA Edizione della Partita del Cuore.

Come cominciamo? Chi inizia? Andiamo per gradi, la cosa è lunghetta. Comincia dovè fini' lo scorso anno. Con la mortificante sconfitta di Villa Romana da parte di alcuni buoni giocatori dell'Imperia inutilmente indeboliti da Max e Fabietto. Loro dicono 10 a 2. Per noi furono di meno, ma sempre troppi. Alla fine ci fu anche un curioso scambio di coppe e targhe e l'organizzazione fu sospettata di voler trattenere la coppa. Insomma una serata da dimenticare.
Noi l'inverno a Roma giochiamo e giochiamo bene. Per questo motivo mi venne in mente una folle idea. Visto che avevamo bisogno di un minimo di rinforzo, altrimenti avremmo perso a raffica tutti gli anni a venire, perchè non chiamare Alessandro, si' il terzo Alessandro, e convocarlo magari con la prospettiva di una bella giornata di mare a Viareggio? Diciamo anche che sono stato aiutato dal fatto che e' in vacanza a Montalto e che quindi tra andata e ritorno si risparmiava almeno un duecentocinquanta chilometri. Ma mi ha detto di si quando ancora quest'inverno a Roma si battevano i denti per il freddo. Il papa', il MITICO Claudio, avrebbe fatto il mister per l'occasione, la mamma Aurora avrebbe passato una giornata forse un po' diversa dal solito, e Alessandro ci avrebbe aiutato non poco. Alessandro, l'inverno, il giovedi' alle 21.30 ora del nostro campo al circolo Massimi tutte le settimane,, ci fa abbastanza disperare, in quanto è piuttosto individualista. E' indubbiamente bravo, ma spesso si incaponisce e non passa una palla. Io mi sono preso la briga di "raddrizzare" questo vizietto e ci perdo tempo con grande piacere. Diciamo che l'inverno, spesso, Alessandro NON è determinante, per colpe solo sue, quando invece basterebbe pochissimo per ESSERLO molto facilmente. Fatto sta che non ero sicuro di vincere, neppure quest'anno che avevo riequilibrato la squadra. Non ero sicuro che bastasse. Speravo solo che facesse quello che doveva fare. Allora si' che sarebbe bastato.
Passiamo a giugno. Christian di Via Genzano ci fa le maglie. Meravigliose. Sponsorizzate. Gialle come piace a me. Sarebbe un peccato perdere di nuovo! Allenamenti fino al 9 di luglio con un torneo Vecchie Glorie dove ho veramente giocato bene. Pensavo di mantenere quel minimo di condizione ma non potevo sapere che quella sarebbe stata l'ultima partita a Roma. Un mese senza giocare. La forma scende e su un peso massimo come me......mamma mia...Che errore non giocare per un mese....
Prenoto il campo per tempo. Ordino DUE COPPE una piu' grande e una piu' piccola. Faccio applicare delle targhette ricordo, INEQUIVOCABILMENTE ESPLICITE riguardo al risultato finale per evitare chiacchiere. Prendo gli ultimi contatti "locali" e aspetto Alessandro. Che arriva. E arriva pure Lualdo, in treno da Roma. Come ogni anno è Ferragosto insieme. Per la consueta tre giorni. Primo giorno, la Partita. Secondo giorno, cena tradizionale con le famiglie, a Villa romana. Terzo giorno, cena al Purgatorio.
Giornata di vento. Libeccio. Un classico viareggino. Niente bagno al mare. Gita sul molo di pomeriggio a prendere gli schizzi. Brutto pomeriggio, pero'. L'elicottero della capitaneria gira e rigira dal molo al Principe sul mare in burrasca. Davanti Piazza Mazzini una barca impazzita uscita in mare a La Spezia, e che voleva rientrare nel difficilissimo porto di Viareggio quando c'è burrasca, è stata vittima del mare. Il giorno dopo avremmo saputo che una ragazza non è tornata a casa. Ma lo immaginavamo con tutti quei sorvoli disperati. Sinceramente il pensiero tornava spesso a quell'elicottero, per tutto il giorno e il giorno dopo. Anche Mister Claudio si è spesso chiesto cosa fosse successo. Ma fino a tarda notte nessuno aveva risposte. Con la speranza remotissima che fosse una sorta di falso allarme andiamo a giocare, mentre il sole si lanciava nel mare della versilia, rosso come il fuoco in un tramonto bellissimo.
Campo numero due, lo stesso della debacle dello scorso anno. Saluti e abbracci con gli amici rivali e stretta di mano con i forti "ospiti" che lo scorso anno ci colarono a picco. In campo, pronti via.
Si mette malissimo. Prendiamo quasi subito un gol da Gianni. Nessuno di noi in quel momento avrebbe scommesso una moneta bucata che quello sarebbe stato il primo e anche l'ultimo gol che avremmo subito! Ale pareggia dopo un po'con una staffilata. Io riesco a mangiarmi un gol nella stessa porta dello scorso anno sullo stesso risultato di 1-1, prendendo lo stesso PALO dalla stessa parte del campo. Credo che imprecando, ho tirato in ballo tutto il calendario dei santi, fino almeno ad aprile. Poi un altro mio tiro parato. Ed ecco che segna Stefano, mio cognato. Scappiamo in contropiede in due. SOLI. Ma mi autopunisco per l'errore precedente e gli urlo di andare solo, pur seguendolo, qualora il portiere gli fosse andato contro. Ma il portiere non esce e lui puo' e deve tirare, e, per fortuna riesce a piazzare la palla. Cosa che io purtroppo non ero riuscito a fare prima. 2-1 per noi. Lualdo scarica la rabbia ma intercettano una sua legnata. Alessandro P. gioca in difesa e ci da il cambio quando tiriamo il fiato (cosa vi credete che tirassimo?). Un baluastro (fusione tra baluardo e pilastro) per la difesa. E stavolta non si è neppure fatto male! Mio cognato Stefano corre e aiuta in corsia (gli riesce molto nature del resto, è medico...ah ah ah....pessima battuta...), io tengo palla, smisto e do due assist al bacio a Lualdo che non realizza. Fine primo tempo. Appena si ricomincia è subito 3-1 con Ale che porta a due il suo bottino risultando il miglior bomber della serata, nonchè il migliore in campo, galvanizzato forse dalla presenza della sua fidanzata. Poi altro assist per Lualdo da parte mia. Chissa' perchè non volevo tirare piu'! Poi è Lualdo che fugge sulla destra. Sono solo, aspetto la palla, mentre gli esce contro il portiere, ma non arriva mai. Cade a terra e anche da terra prova in tutti i modi a farla viaggiare verso di me. Niente da fare. Beh, quello lo avrei fatto, dovevo solo spingere. Vi giuro che ho provato anche la telecinesi per farmi arrivare quella palla mentre lo vedevo che rantolava per terra, la forza del pensiero, la preghiere.... ma.....nulla da fare. Traversa di Lualdo a legittimare il risultato.
Nel frattempo Gianluca ha parato l'ultima mosca della giornata. Ha preso veramente tutto contendendo ad Alessandro la palma di migliore in campo. Alessandro, ha fatto quello che gli ho detto di fare. Non spomparsi in inutili dribbling e raid disperati coast to cost con la testa a terra che come unico risultato hanno quello di non farti rientrare quando inevitabilmente perdi palla. Tenere palla, partire da dietro e smistare. Dialogare con me, triangolo e via. Tiro in porta ad ogni occasione. MAI, MAI MAI perdere palla da ultimo. Agli altri ha fatto un'impressione notevole. A me solo rabbia perchè so quanto mi ci arrabbio d'inverno visto che gioca sempre con me. Gli altri ovviamente a questo non ci credevano per nulla, ma io solo sapevo come stavano le cose! Ma ridevo sotto i baffi perchè avevo avuto ragione. Avevo scelto BENE. E ora anche il prossimo inverno deve fare cosi'. Ci sara' pure un "prossimo agosto" e la quinta partita del cuore! Torniamo alla partita. Accademia e fischio finale. Villa Romana ha vinto. E vediamo chi fa partire sospetti. Nessuno, per fortuna. Solo insoddisfazione di Max e Fabio. Ma l'anno scorso quando ne avete fatti un carretto, con le stesse squadre....?
Ale parte e torna in maremma. Mister Claudio si mette al volante dopo aver diretto la squadra dalla panchina e tutti e tre spero ricorderanno Viareggio. A cena il giorno dopo si alza la Coppa. Fabio arriva tardi e Max gli dice che non si era perso nulla. Solo mezz'ora di prese di c......Suggerisco un digestivo, lo stesso che prendemmo noi lo scorso anno. Ma durante il barbecue e la cena il pensiero va ad Ale, a Mister Claudio e ad Aurora. Perchè non siete rimasti?
Chiudo con una battuta di mio nipote Matteo che a notte fonda tornando a casa entra in camera da letto e racconta la partita per filo e per segno a mia zia Luigia a voce alta. Mi metto dietro la porta ad ascoltare divertito. Ovviamente parla del mio gol mangiato: "...Sai zia....poi a zio Sandro è arrivato il pallone, è scappato bene verso la porta, ha tirato, ma ha preso il palo perchè la palla gli ha girato troppo..un bel palo ha preso....peccato!"
"La palla gli ha girato troppo"....santo nipote!

L'Italmaco
L' Italmaco è un grosso centro di uffici, aziende, esercizi e appartamenti nato negli anni '80 e progettato anche prima che vedeva presenti sul territorio del Varignano una marea di operatori di mercato per commesse e trattative, per la maggior parte gente appartenente ai paesi arabi che qui trova uffici e situazioni complementari per la propria attività di business men. Ora in leggera involuzione ha rappresentato per anni con le sue due costruzioni vagamente a forma di nave, il futuro architettonico e controtendenza del Varignano. Il Varignano negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, quando sorse e quando inizio' a popolarsi è sempre stato il punto dolente di Viareggio per il suo degrado e a causa della qualità della vita che vi si svolgeva. Soprannominato "il Bronx", ha dovuto impiegare piu' di quarant'anni per alzare la testa ed elevarsi quasi al rango di quartiere residenziale con la ristrutturazione dei quartieri Allende, Apuania, Vittoria sorti a cavallo tra il padule e l'inceneritore. Pensate che una volta l'autostrada dei Fiori Ventimiglia Rosignano, giunta nei pressi di Viareggio vantava la famosa uscita Viareggio Sud che immetteva al Varignano in via del Forcone. Poi per un motivo o per un altro, fu abolita. La "scusa ufficiale" fu che c'era la variante in costruzione e che per Viareggio Camaiore sarebbero state sufficienti le rampe del Marco Polo, a Viareggio Nord. Con l'uscita a Viareggio Sud si sarebbero continuate a congestionare sempre piu' le uniche due vie d'accesso Sud alla città, il Cavalcavia e via dei Comparini. La realtà da molti raccontata e ribadita dovrebbe essere quella che qualche giunta comunale preferi' di gran lunga evitare a turisti e villeggianti il passaggio obbligato attraverso i quartieri di cui sopra che onestamente, non offrivano allora un bello spettacolo per le ambizioni importanti della Perla della Versilia a chiunque facesse ingresso in Viareggio.
Di quello svincolo tutto si puo' dire meno che non fosse comodo. Rimane duro ancora oggi spiegare come mai un turista o villeggiante o anche cittadiono che provenga da Pisa con destinazione Via Regia o la zona industriale del Varignano o i campeggi del Viale dei Lecci, o la circoscrizione con sede all'Italmaco, debba uscire dall'autostrada a Migliarino oppure al Marco Polo, quasi raddoppiando il numero di chilometri necessari. Fatto sta che l'uscita la tolsero con grandissimo disappunto anche nostro! Ma di questo immagino che ovviamente e con ragione a loro importava pochissimo!
Ma parlavamo dell'Italmaco che dette grandissimo impulso all'industrializzazione moderna del Varignano e fece confluire un business di un certo livello nel quartiere che gioco forza si dovette rinnovare. L'Ialmaco venne costruito al posto del vecchissimo capannone della Vetraia, già fabbrica di vetri, già fornace e soprattutto gia' ricovero di animali, pericoli e guai dopo che fu abbandonato per trent'anni diroccato, pericolante e abbastanza malsano. C'erano rovi perenni, materiale abbandonato, serpenti, accumuli di calcinacci, grossi topi indisturbati che avevano come habitat naturale e meraviglioso il canale Burlamacca e il sicuro ricovero tra le rovine di quel capannone. Era stato dato in gestione a due custodi Mario e Carollo che fecero benissimo il loro lavoro, non facendo avvicinare nessuno e custodendone i segreti. Da piccoli le more che vi crescevano all'interno e a cui solo la mitica Silvana aveva accesso, erano letteralmente meravigliose. Grosse dolci e succose, proprio perchè intoccabili. Nessuno aveva accesso a quelle meraviglie e le volte che scappavamo sotto le gambe dei custodi, venivamo dissuasi quasi subito dai nostri propositi con due urlacci giusti. In effetti c'era veramente da aver paura. Ricordo perfettamente che spesso si sentivano cadere tegole o travi a terra e i "grandi" giocavano spesso con le carabine a pallini a buttar giu' da lontano le rovine pericolanti. La Vetraia era circondata da un muro che presentava addirittura fino all'ultimo pezzo di esso che sopravvisse fino agli anni ottanta inoltrati, dei cocci di vetro alla sua sommità che ne rendevano molto pericoloso lo scavalcamento. Un bel giorno la vetraia venne ristrutturata e sorsero queste due case nuovissime seguite a ruota dalle otto palazzine che presero il posto della "corte" polverosa e diroccata.
Pensate che all'interno della Vetraia c'era un bellissimo campo da calcio che negli anni 60 ancora funzionava. Mi ricordo benissimo gli spogliatoi. Ora al suo posto c'è un enorme parcheggio pieno di pini. Come ho già detto altrove se guardate questi pini con occhio attento ne scoprirete uno molto piu' grande e più vecchio degli altri. Quel pino c'era da prima e segnava il limitare del campo sportivo. Ora si confonde con gli altri, ma noi vecchi conoscitori del posto sappiamo bene che lui era il primo e unico pino della vecchia Vetraia.
Il quartiere attorno a casa nostra era circondata fino al 1980 da strade sterrate. Con la ristrutturazione del quartiere e la nascita del centro Italmaco arrivo' l'asfalto e la pulizia. Ma arrivarono anche i grossi TIR che passavano su stradine impossibili e il comune decise quindi di "comprarsi" tramite l'Italmaco dieci metri di nostra proprietà per garantire sia l'edificazione del centro col rispetto delle distanze secondo la legge, e sia l'allargamento di quello che nacque come il prolungamento di via della Vetraia. Quel pezzo di strade prima non esisteva e si va a congiungere con l'Aurelia all'Altezza della Casa dello Sconto. Prima era casa nostra almeno fino al confine verticale. Purtroppo i grossi coamion hanno continuato a passare per via della Vetraia e ci hanno buttato giu' tre o quattro volte la colonnina in mattoni che segna il confine di casa nostra con la strada. Senza mai provvedere alla sua riparazione. Anche ora presenta i segni del loro passaggio. Prima addirittura c'era una serie di cartelli e di frecce tranquillamente appoggiati sopra la nostra rete e sulla messa in opera dei quali nessuno si è mai degnato di chiedere il permesso. E' davvero inconcepibile il fatto che qualcuno pretendeva che quei grossi "bestioni" potessero introdursi dall'Aurelia nella strettissima stradina di via della Vetraia senza fare danni. E visto che il loro passaggio era continuo, i danni arrivavano per forza. Un'amministrazione comunale piu' avveduta delle altre, pose fine allo scempio facendo

 diventare via della Vetraia senso unico a uscire. Concludo questo brevissimo escurso sull'Italmaco raccontandovi che quando casa nostra fu per un breve periodo in vendita nei famosi anni '90, pare proprio che l'Italmaco tramite suoi emissari avesse fatto l'offerta piu' convincente per acquistare casa nostra, e costruirci una serie di palazzine e appartamenti. C'era anche il nome per questo progetto. Si sarebbe dovuto chiamare "Solaia". E in comune avevano già concesso la regolare licenza di costruzione. Indovinate chi fu la persona piu' contenta al mondo che tutto saltò per aria.........

 

Il crollo del 2003
Durante il mese di giugno a Roma, il 29 per la precisione è festa. E' la ricorrenza di San Pietro e Paolo, i patroni della  città di Roma, appunto. Ne approfittiamo spesso per fare ponte e prenderci anche un paio di giorni di ferie per goderci un anticipo d'estate. Lo scorso anno proprio quel giorno, avevamo gente di riguardo a cena (!). No, scherzo, erano Alessandro ed Elena, scusate. No, scherzo di nuovo, era una battuta permessami dalla confidenza, loro sono effettivamente di riguardo e auguro degli amici cosi' a tutti! Dicevo che eravamo a cena ovviamente sul terrazzo. Poi una chiacchiera tira l'altra, si fa tardi, il cielo si fa minaccioso, si alza un vento che non ci piaceva per niente e tutto intorno a casa, fin dove arrivava lo sguardo si vedeva il lampeggiare di temporali. Ora, di solito succede quasi sempre verso mare e verso Genova, diciamo verso Ovest. Guardando sempre in quel punto non si sbaglia mai. Il solito temporale estivo. Stavolta però il lampeggiare era uniforme, da Livorno ai monti e fin verso La Spezia. Ovunque. Prima che iniziasse a piovere visto che era oramai l'una, gli ospiti decidono di andare via. Li salutiamo e iniziamo a mettere a  posto il tavolo sul terrazzo. Nemmeno il tempo di iniziare che si aprono le dighe e comincia a venir giù acqua a "pali". Vento furibondo. Salvo il salvabile e mentre vado in cucina sento un botto assordante. Era crollato il tetto e sapete dove? Proprio nell'angolo del terrazzo dove fino a cinque minuti prima ero seduto io! Mi sono veramente salvato. E' chiaramente stata una trombetta d'aria che ha fatto anche altri danni nel suo passaggio longitudinale del giardino, sollevando veramente tutto quello che ha trovato sul suo cammino. Quindi ombrelloni, sedie e attrezzi da giardino. E anche diversi embrici del tetto con una robusta dose di balaustrina. Il giorno dopo ho fatto un po' di foto che però rendono male l'idea. In compenso ero cosi' felice di essermela cavata, per fortuna, che anche avere i muratori per casa è stato un piacere! Era proprio un bel pezzo di tetto quello crollato....
     
Divertitevi a cliccarle...che brutta esperienza!

1 Maggio 2004
Potatura

Una recinzione, una siepe verde di alloro a coprire le fabbriche. E la pulitura del leccio malato. Un impianto interrato di irrigazione, la ripulitura della facciata della Villa. La ricostruzione del castelletto in muratura sull'Aurelia identico a come è, la ripulitura dell'entrata sull'Aurelia, la costruzione di una pensilina coperta sul retro. La messa a dimora di qualche albero di tiglio. Alberi da frutta. La ricopertura dei viali e vialetti di ghiaia bianca come una volta. Un'aggiunta di una fila di lampioni sul lato fabbriche. Una nuova Madonnina. La ristrutturazione dei bagni e della cucina. Rendere abitabile la soffitta.
Ora ci si accontenta. Piano piano si proverà a migliorare. Ci vorranno anni e anni. E probabilmente quando si sarà finito, si dovrà ricominciare dalle cose fatte per prime!
Allora!  
1 Maggio 2004
Il leccio malato è stato potato e nonostante un buontempone che ha chiamato la forestale temendo che noi, gli unici in possesso del verde del Varignano, potessimo abbattere una pianta secolare, è avviato verso la guarigione. O meglio. E' stato fatto il possibile per farlo guarire. Certo che se la gente si facesse cinque minuti di fatti propri......Attenzione ora!

La cronaca! E' arrivata la gru con l'autoscala e sono cominciati i lavori. La sera del giorno prima avevamo debitamente avvertito tutti i vicini di casa con dei cartelli. Aggiungo anche  che in molti ci hanno accolto con grande soddisfazione visto che la pianta oramai cominciava a perdere i pezzi secchi sopra le loro macchine e la cosa non era di sicuro divertente! Tutto il giorno, la pioggia è stata incessante e lavorare non è stato di certo agevole, tenete presente che la gru è arrivata fino a quindici metri circa per togliere di mezzo ogni pericolo. Inutile dire che la bravura dei potatori e del manovratore a muoversi in spazi così piccoli è stata importante per la riuscita dell'operazione che si è svolta interamente fuori di casa nostra, dato che eravamo assolutamente impossibilitati a fare entrare un simile bestione dai cancelli! Possiamo essere decisamente contenti che tutto si è svolto per il meglio, nonostante un tempo degno di novembre e non di maggio. Ecco: il tempo. Non è una novità la pioggia quest'anno. Saranno ancora in molti a parlarci ancora di siccità in estate? Oppure abbiamo veramente fatto il pieno?

Ecco altre foto dell'operazione in rapida sequenza. Se ci cliccate sopra le potrete vedere molto più grandi! Ora tocca alla tanto agognata siepe di alloro lungo la rete. Dalle foto se ne intuisce la assoluta indispensabilità. Siamo in pratica in mezzo alla strada. Ottima cosa è stata anche togliere i rami di leccio da sopra il tetto della casa. La caduta continua di ghiande foglie e rametti ostruiva sempre le grondaie che traboccavano con infiltrazioni d'acqua nei muri e tanta umidità in casa. Rimane da capire come si possa essere ammalato questo leccio e soprattutto se sarà recuperabile in futuro o no. Davvero strano quello che gli è capitato! I rami erano mezzi secchi e mezzi no, su tutta la pianta! Vedremo se la cura avrà effetto. Erano diversi anni che versava in queste condizioni. Bisognava intervenire. L'ultima foto presenta la pianta dopo i lavori. Si vede la differenza!
   
 

28 Ottobre 2003.    
CQ CQ CQ .....C'è nessuno in frequenza?.........Una radio racconta all'improvviso........

Certo, devo confessare che tutto mi sarei immaginato meno che ricevere questa e-mail.  Ci leggono, eccome se ci leggono, amici. E ne spuntano altri. E ne ritornano altri ancora. Insomma, stiamo dando vita a una bella comunità e neppure tanto virtuale. Era il 1974. Avevo un baracchino, che poi sarebbe una radio trasmittente. Si parlava tutto il giorno, si conosceva gente, ci si incontrava per delle cene, si organizzavano delle feste, e si faceva amicizia. Beh, la gente erano anche delle ragazze...sapete com'è....E una di queste feste era la famosa festa del motorino rubato ad Alessandro, il vecchio Camel per gli amici della radio. C'era tanta gente a Villa Romana quella sera per la festa oltre a Skylab (sempre Gianluca quello del Deltaplano), Snoopy 3 (sempre io), Camel (Alessandro quello del motorino rubato),  Clarabella (mia sorella), GF2 (Gianfranco di Firenze), Cooper (Guido), MK4 (Luigi), Ombra 17 (Franco), Manola, Fiamma e tanti altri, tantissimi altri. Una di queste persone scrive a Villa Romana e ci consegna uno SCOOP degno di Aldo Biscardi. La voglio ringraziare. Voglio ringraziare Sorella Luna, Emanuela, per le belle parole e per le notizie che di sicuro non piaceranno al padrone del motorino!  Sa', leggi un po'.....
 

Ciao, signore delle truppa!
volevo complimentarmi anch'io per il sito.
Anche se non l'ho condivisa con la presenza fisica, la storia di
Villa Romana è stata sempre nei miei pensieri .
Ho avuto tutte le notizie, sia belle che brutte, di quello che av-
veniva dietro al muro di quel cancello giallo-rosso (ricordo  Pina
insieme a Tata che lo dipingevano un'estate di tanti anni fa) e
ogni volta che passo non riesco a fare a meno di voltarmi.
Non posso neppure negare che quella casa mi ha fatto tanto
tanto sognare!
Spero che il sito possa ingrandirsi ancora di più con foto e
documenti.
AUGURI!!!
Un abbraccio forte
Emanuela
 
P.S.
Anch'io partecipai alla festa di cui si parla nella prima lettera
del sito e vorrei far notare ad Alessandro P. che se il motorino
l'avesse messo dentro il cancello non l'avrebbero rubato!
Ricordo bene dove fu lasciato perchè arrivammo insieme alla
festa ed insieme tornammo a casa grazie ad un passaggio
dei coniugi B., i genitori di Gianfranco GF2.
 
E quindi il famoso motorino era fuori del cancello e non dentro e quindi, caro Sandro, ci hai messo del tuo per farlo scomparire. Comunque questa storia del motorino scomparso si sta rivelando un punto di partenza meraviglioso..... Ora basta scherzare, ovviamente la cosa bella di questa mail è che chi l'ha scritta si sia ricordata di Villa Romana e di me. Emanuela, lo sai che quel baracchino dove una notte alle 4 ascoltai Enrico (Speranza) che affettuosamente mi rimproverava per i troppi watt in uscita, ce l'ho ancora? Conservo la sua voce e la sua bontà nel cuore, quella voce e quella notte. Sono sicuro che ha voluto molto bene a questo monellaccio romano perchè io ne ho voluto a lui. Beh, voglio contraccambiare il bellissimo pensiero e aggiungo una foto d'epoca, del 74, l'anno del baracchino. L'anno di Enrico. L'anno di Lela. E di una bellissima storia nata l'anno prima, con tanto di Sorci Verdi, Libeccio, e Peter Pan nel Galeone.

 


Foto Cimabue. Clarabella, GF2, Sorella Luna e Snoopy 3. Campo della Vigor. Una memorabile partita Scapoli-Ammogliati.


7 Ottobre 2003.    
Gianluca e il Deltaplano.

Chi è Gianluca? Eravamo bambini e già ci conoscevamo al mare. Diventammo amici. Ci passammo qualche ragazza, i motorini, i giochi di società. Ingegneria. Odontoiatria. E siamo ancora qua. Sposati. Cresciuti. Uomini. Sempre uno della Roma e uno dell'Inter, sempre amici e con tante passioncine in comune. E' diventato il mio dentista di fiducia e in fondo è come me. Un Peter Pan che non vuole crescere. Ma volare. Io lo faccio con la fantasia. Lui per davvero. Vola. Sul deltaplano. Il 22 Agosto mia sorella Clara è andata con lui in alto fra le nuvole a curiosare con quello strano velivolo. E il 20 settembre c'è andata mia moglie. Perchè vi parlo di questo? Perche' sono state scattate delle foto uniche da mia moglie. Che voglio condividere con tutti voi. Perchè meritano e perchè non tutti noi abbiamo la possibilita' di volare e di vedere quanto e' bello il mondo da lassu'.  Cliccate sulle minifoto . Vedrete le foto ingrandite. Credetemi, vale veramente la pena. Grazie a Paola per le foto. Le terro' care.
A proposito, nelle giornate di poco vento alzate la testa verso il cielo, e se vedete un'ala verde passare sopra di voi, non abbiate timore di salutarli. Sono loro: Gianluca e il Deltaplano.
Viareggio e dintorni dal cuore di un deltaplano verde in volo. Galleria fotografica.

     1) La belva                  2) Il Padule                3) Villa Romana          4) Viareggio               5)Ancora Viareggio      6) Totale fantastico     7) I Bagni in Darsena

  8) Il Porto                  9) Sopra Torre d.L.     10) Lago di Massaciucoli